venerdì 15 febbraio 2013

Nell'islam la musica è illecita ( haram )?

So già in partenza fratelli e sorelle nell’Islam, che con questo articolo deluderò alcuni, o forse molti di voi, ma non importa, preferisco riportare la Verità, che fingere, far finta di nulla per accontentare tutti (cosa impossibile). 
Quindi non sono qui in cerca di consensi, bensì a disposizione di voi tutti con verità e prove.
Quali? Eccole.

Il Messaggero di Allah (saw) disse:
“Tra la mia ummah (popolo musulmano) ci saranno certamente persone che commetteranno adulterio, indosseranno la seta, berranno alcool e suoneranno strumenti musicali…” Riportato da al-Bukhaari, da al-Tabaraani e al-Bayhaqi.
In questo hadith, con una lista di cose negative, appaiono anche gli strumenti musicali, non citati nell’hadith senza un motivo ben preciso, è chiaro solo leggendolo. Bukhari e Tabaraani poi sono tra i migliori riportatori di hadith, la maggior parte sahiah (sicuri) e non deboli inshaAllah.
Fu narrato che Naafi’ (che Allah abbia misericordia di lui) disse : “Ibn ‘Umar senti’ uno strumento a fiato, e si mise le dita nelle orecchie e andò’ via, rimanendo lontano da quel sentiero. Mi disse, O Naafi’, senti qualcosa? Dissi di No. Così levò le dita dalle orecchie e disse: Ero con il Profeta (saw) e lui sentì una cosa del genere, e fece la stessa cosa”. (Saheeh Abi Dawood).
Per aver detto che il nostro Profeta Muhammad (saw) mise le dita nelle orecchie per tapparsele, dimostra che il nostro Profeta (saw) non amava affatto sentire i suoni degli strumenti musicali. Il Corano è la parola di Iddio L’Altissimo Allah (swa) la musica è il linguaggio del Diavolo. Dove c’è musica che entri in una casa, gli angeli non entrano, dove c’è il Corano invece si, e lì il Diavolo maledetto non osa nemmeno entrarci.
Il Messaggero di Allah (saw) disse: «Ci sarà alla fine dei tempi l’umiliazione, la calunnia e la falsità, e verranno mostrati gli strumenti a corde e le cantanti, e verranno resi leciti gli alcolici» (Tabarani).
Altra lista di cose negative, e fra queste gli strumenti a corde e le cantanti. Fra i 10 segni minori della fine dei tempi, quindi segni negativi, ed appare ancora… “canzonettiste e strumenti a corda”.
Il Profeta si trovava in un posto e non proibì alla gente di continuare a suonare, però non apprezzava quello che stava sentendo, cercò in quella situazione di usare delicatezza con la gente, poiché la durezza non porta da nessuna parte, spesso si ottiene di più in questo modo che in un altro, però ciò non dimostra che la musica non sia haràm.
Shaykh al-Islam (Ibn Taymiyah) disse: “Riguardo alla musica che una persona non intende ascoltare, non c’è proibizione o colpa, col consenso degli studiosi. Da qui colpa o lode sono connessi con l’ascolto, non il sentire. Colui che ascolta il Corano sarà ricompensato, invece colui che lo sente senza intenzione o volere di farlo, non sarà ricompensato, perchè le azioni sono giudicate dalle intenzioni. Lo stesso vale per gli strumenti musicali che sono proibiti: se una persona li sente senza intenzione, non importa”.
Ibn Qudaamah, il ricercatore del madhab di Hanbali disse: “Gli Strumenti Musicali sono di tre tipi e sono haràm. Questi sono quelli a corde e tutti i tipi di flauto, ed il liuto, tamburo e rabaab (strumento a corda) e così via. Chiunque permetti il loro ascolto, la sua testimonianza dovrebbe essere rigettata. Se una persona è invitata ad un incontro nel quale c’è qualcosa di discutibile o sgradevole, come vino o strumenti musicali, ed è in grado di farlo presente, allora dovrebbe parteciparvi e parlarne, perchè così combinerà due doveri obbligatori. Se non è in grado di fare così, allora non dovrebbe parteciparvi”.
Eccezione per il duff – senza anelli (es.tamburo a mano che somiglia ad un tamburello) – quando è usato dalle donne in occasioni come Aid e matrimoni. Questo detto è sahiah. Shaykh al-Islam disse: “Ma il Profeta permise certi tipi di strumenti musicali ai matrimoni e cose del genere, e permise alle donne di suonare il duff ai matrimoni e durante occasioni gioiose. Ma gli uomini al suo tempo non suonavano il duff o battevano le mani”.
Spero di essere stato chiaro e che tutto questo possa servirvi inshaAllah, fratelli e sorelle.




Russia, pioggia di meteoriti Quasi mille feriti, 200 sono bambini "Corpo celeste esploso a Cuba" ..Allahu Akbar!!!

I miscredenti saranno puniti in questa vita e pure nella prossima (v. 21) Quando noi vediamo una pianta sappiamo che è nata da un seme, sappiamo che non è sorta dal nulla ... Tutto quello che ci accade è per una ragione precisa. Allah s.w.a. ci da la possibilità di cambiare e migliorare ci fa ricordare che la vita è breve e sopratutto ci mostra la sua potenza ..subhana Allah ..doppiamo riempire i nostri cuori di timore verso Allah s.w.t. ..insha Allah

martedì 25 dicembre 2012

Hadith Nawawi

Temi Allàh dovunque tu sia e ad una cattiva azione fanne seguire una buona che la cancelli. Agisci nei confronti della gente con il buon comportamento», rif. at-Thirmidi , buono o buono-autentico.

Da at-Tufail, da Muàdh (r), il Profeta - pace e benedizioni su di lui - lo inviò ad una tribù, allora egli gli chiese: «O Inviato di Allàh, fammi qualche raccomandazione», rispose (saas): «Saluta la gente, offri da
mangiare, abbi pudore di Allàh come hai pudore di un uomo rispettabile della tua famiglia, se fai del male [rimedia e] fai poi del bene e cerca di comportarti bene finché puoi»


Da Abdullah ibn Âmr ibn al-Àss (r), Muàdh ibn Jabal (r) stava per mettersi in viaggio, quando disse: «O Inviato di Allàh, consigliami!», rispose (saas): «Adora Allàh e non associarGli alcunché», disse:«O Invito di Allàh, ancora!», rispose (saas): «Sii retto e comportati bene»

Da Abu Dharr (r), il Profeta - che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria - gli disse: «Ti raccomando di temere Allàh in segreto ed in pubblico, se hai un cattivo comportamento riscattalo con un altro buono, non chiedere nulla a nessuno, anche se ti cade la frusta, non prendere nulla in deposito e non giudicare tra due»
 
Abu Dharr (r) chiese: «O Inviato di Allàh, insegnami un'opera che mi faccia avvicinare al Paradiso ed allontanare dal Fuoco», rispose (saas): «Se commetti un peccato, fai poi un bene che vale dieci [peccati]», chiese: « O Inviato di Allàh! [Pronunciare:] LA ILÀH ILLA ALLÀH [NON C'È DIO TRANNE ALLÀH] fa parte delle buone azioni?», rispose (saas): «Questo è il migliore dei beni»

Da Anas (r), il Profeta - pace e benedizioni su di lui - inviò Muàdh (r) in Yemen e gli disse: «O Muàdh! Temi Allàh e comportati benevolmente con la gente, e se compi un peccato, fallo seguire da un bene», chiese: « O Inviato di Allàh, [dire:] LA ILÀH ILLA ALLÀH [NON C'È DIO TRANNE ALLÀH] rientra nei beni?», rispose (saas): «È il più grande dei beni»

In questo significato rientra anche il detto di Abu Hurayrah (r). Domandarono al Profeta - che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria: «Cosa fa entrare molta gente in Paradiso?», rispose (saas): «Il timore di Allàh ed il buon comportamento»

Il Messaggio dell’ Islam


2. Il Messaggio dell’ Islam


Dal momento che la totale sottomissione della propria volontà a quella di "
Allàh" rappresenta l’essenza dell’adorazione, il messaggio fondamentale della religione di "Allàh" l’"Islam" è l’adorazione di Allàh soltanto e l’abolizione dell’adorazione diretta o indiretta di altre persone, o luoghi, o qualunque altra cosa invece di "Allàh".Siccome ogni cosa diversamente da" Allàh", il Creatore di tutte le cose, è una creazione di "Allàh",si può dire, in sostanza, che l’Islam distoglie l’uomo dall’adorazione del creato e lo invita ad adorare soltanto il suo Creatore. Egli – gloria a Lui l’Altissimo – è l’unico meritevole dell’adorazione dell’uomo ed è per la sua volontà che le preghiere vengono esaudite. Se un uomo pregasse una creatura di Dio, qualunque essa sia, e le sue preghiere venissero esaudite,non è la creatura che avrebbe esaudito le sue preghiere, ma è "Allàh" che ha permesso che sussistano i motivi per cui si è pregato.
Uno può dire: “Questo è ovvio”, comunque, per gli adoratori delle creature, la preghiera poteva non essere esaudita. Similmente, le preghiere a Muhammad o Gesù – pace su entrambi – o a Buddha, Krishna…, non sono esaudite da loro che sono creature, ma sono esaudite dal loro Creatore "Allàh".
"Allàh" stabilisce nel Sublime Corano che Gesù figlio della Vergine Maria – pace su entrambi – non disse assolutamente ai suoi discepoli di adorarlo, ma di adorare solo e soltanto "Allàh", suo Signore e Creatore:

E QUANDO ALLÀH DIRÀ: O GESU’ FIGLIO DI MARIA,
HAI FORSE DETTO ALLA GENTE:
"PRENDETE ME E MIA MADRE
COME DUE DIVINITÀ ALL’INFUORI DI ALLÀH? ",
RISPONDERÀ: "GLORIA A TE!
COME POTREI DIRE CIÒ DI CUI NON HO IL DIRITTO? "
Corano 5 : 116

Gesù, non adorava se stesso quando egli adorava, ma adorava"
Allàh". Questo principio

fondamentale è custodito nel capitolo di apertura del Sublime Corano conosciuto come
“Al_Fàtihah” che significa “l’Aprente” :

TE SOLTANTO ADORIAMO E TE SOLTANTO INVOCHIAMO IN SOCCORSO.
Corano 1 : 5

Ed ancora nel Corano, ultimo libro di rivelazione divina, "
Allàh" dice:

IL VOSTRO SIGNORE HA DETTO: "INVOCATEMI, VI RISPONDERÒ."
Corano 40 : 60
 
Importante notare che il messaggio fondamentale dell’Islam è che " Allàh" ed il suo creato sono  entità distintamente differenti. "Allàh", non è il suo creato o parte di esso e nemmeno il creato è "Allàh" o parte di esso.Ciò può sembrare ovvio, ma l’adorazione dell’uomo per il creato invece del Creatore, è basata in
larga misura sull’ignoranza di questo concetto.  È la credenza – erratissima – che l’essenza di "Allàh", è ovunque nel suo creato, o che la sua divinità sia o sia stata presente in alcuni aspetti del suo creato, il che ha fornito la giustificazione – erratissima – per l’adorazione del creato, benchè tale adorazione – deviatissima – fosse chiamata l’adorazione di Allàh attraverso il suo creato.

Comunque, il messaggio dell’Islam, come è stato portato dai Profeti di Allàh", è di adorare solo e soltanto "Allàh" e di evitare l’adorazione del suo creato sia direttamente che indirettamente. Nel Sublime Corano, "Allàh" stabilisce con chiarezza:

AD OGNI COMUNITÀ INVIAMMO UN PROFETA [CHE DICESSE]:
"ADORATE ALLÀH E FUGGITE I TAGHUT
(*)".

Corano 16 : 36

Quando si fa notare agli idolatri che “lui” o “lei” si prosternano a degli idoli, creati dall’uomo, la
replica invariabile, è che loro realmente non adorano l’immagine di pietra, ma adorano "
Allàh",

rappresentato in essa. Loro asseriscono che l’idolo di pietra è soltanto il modo per avvicinarsi ad "Allàh" e non è "Allàh" stesso!
Chiunque accettasse il concetto della presenza dell’essere divino nel suo creato, in qualunque forma, sarà obbligato ad accettare questo ragionamento di idolatria. Mentre, chiunque comprende il messaggio fondamentale dell’Islam e le sue implicazioni, non ammettera mai l’idolatria, non importa quanto viene fatta sembrare razionale.Coloro che attraverso i secoli, si sono proclamati divinità hanno spesso basato le loro asserzioni sulla credenza – erratissima – che "Allàh" fosse presente nell’uomo. Semplicemente, essi rivendicano che sebbene " Allàh" sia presente in ognuno di noi, secondo le loro false credenze, Egli è più presente in loro che negli altri uomini. Da qui asseriscono che dobbiamo sottomettere la nostra volontà alla loro e adorarli sia come Dio in persona, che come Dio concentrato nelle loro persone. Similmente, coloro che hanno asserito la divinità di altri dopo la loro morte, hanno trovato terreno fertile tra coloro che accettano la falsa credenza della presenza di Dio nell’uomo. Colui che afferra saldamente il messaggio dell’Islam e le sue implicazioni non accetterà mai di adorare un altro essere umano, in nessuna forma e in nessuna circostanza.
La religione di Dio nella sua essenza, è un chiaro richiamo all’adorazione del Creatore ed il rigetto
dell’adorazione del creato in qualunque forma.
Questo è il significato del motto dell’Islam:

NON C’È DIO ALL’INFUORI DI ALLÀH.
Corano 47 : 19

La sua ripetizione porta automaticamente chi la pronuncia nell’ovile dell’Islam e la sincera fede in essa gli garantisce il paradiso. Così, l’ultimo Profeta dell’Islam disse:

Chiunque dice: “Nessuna divinità eccetto Allah,
e muore mantenendo fermamente questo (credo), entrerà in paradiso.”
Riportato da Abu Dhar e raccolto da Al-Bukhari e Muslim
.

Questo motto consiste nella sottomissione ad "
Allàh" come unico Dio, credendo a Lui, obbedendo
ai suoi comandamenti e negando il politeismo e i politeisti.

(*) Taghut: tutto ciò che viene adorato con o all’infuori di “Allàh”.

Che cos'è l'Islam?

Nel nome di Allàh il Misericordioso il Clementissimo

1. L’ISLAM
La cosa che ognuno dovrebbe sapere e comprendere chiaramente sull’"
Islam" è: Qual’ è il significato della parola "Islam" ?
"Islam" non si riferisce al nome di una persona, come nel caso del Cristianesimo, dal nome di Gesù
Cristo – pace e benedizione su di lui – Buddhismo, dal nome di Gotama Buddha, Confucianesimo, dal nome di Confucio e Marxismo da Karl Marx. L’"Islam" non porta nemmeno il nome di una tribù, come il Giudaismo, dal nome della tribù di Giuda e l’Induismo dal nome degli Indù. L’Islam è la vera religione di "Allàh" gloria a Lui L’Altissimo – e come tale, il suo nome rappresenta il principio centrale della religione di Dio:
la totale sottomissione alla sua volontà.
La parola araba "Islam" significa sottomissione, o resa della volontà della persona, al solo vero Dio
degno di adorazione "Allàh" e chiunque si comporta così è definito “musulmano”.
La parola implica anche “Pace”, che è la naturale conseguenza della sottomissione alla volontà di Allàh".
Quindi, non è una nuova religione portata dal Profeta Muhammad – pace e benedizione su di lui – in Arabia agli inizi del VII secolo, ma soltanto la vera religione di "Allàh" espressa nella sua forma definitiva. L’"Islam" è la religione che fu data ad Adamo – pace e benedizione su di lui – il primo uomo, ma anche il primo Profeta di "Allàh".
L’"Islam" fu la religione di tutti i Profeti inviati da "Allàh" all’umanità. Il nome della religione di Dio l’Islam, non è stato deciso dalle ultime generazioni umane, ma è stato scelto da "Allah" stesso ed è menzionato chiaramente nella sua ultima rivelazione per il genere umano.
Nel Sublime Corano, ultimo libro della rivelazione divina, "Allàh" stabilisce quanto segue:

OGGI, HO RESO PERFETTA LA VOSTRA RELIGIONE,
HO COMPLETATO PERVOI LA MIA GRAZIA
E MI È PIACIUTO DARVI PER RELIGIONE L’ISLAM.
Corano 5 : 3
CHI VUOLE UNA RELIGIONE DIVERSA DALL'ISLAM,
IL SUO CULTO NON SARÀ ACCETTATO.
Corano 3 : 85
Ed afferma:
ABRAMO NON ERA NÉ GIUDEO NÉ NAZARENO,
MA HANIF (MONOTEISTA PURO) E MUSULMANO.
Corano 3 : 67

In nessuna parte della Bibbia trovate che "
Allàh" abbia detto al popolo del Profeta Mosè – pace e

benedizione su di lui – o ai suoi discendenti, che la loro religione fosse il Giudaismo, né ai seguaci
di Gesù Cristo che la loro religione fosse la Cristiana. Per la verità “Cristo” non era nemmeno il suo nome, neanche “Gesù” ! Il nome “Cristo” proviene dalla parola greca “Cristos” che significa “Unto”. Così, “Cristo” è la traduzione greca del titolo ebraico “Messiah”.
D’altra parte, il nome “Gesù ” è la versione latinizzata del suo nome ebraico “Esaù “.
Comunque, per ragioni di semplicità, continuerò a riferirmi al Profeta “Esaù” come “Gesù”.
Quanto alla sua religione, era quella che ordinò ai suoi discepoli di predicare.
Come i Profeti antecedenti a lui, Gesù ordinò ai suoi di sottomettere la loro volontà alla volontà di
Allàh" , cioè di essere musulmani, mettendoli in guardia dai falsi dei, frutto della fantasia umana.
Secondo il nuovo testamento, Gesù insegnò ai suoi discepoli quanto segue:
“Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.”
Ciò significa chiaramente la sottomissione solo alla volontà di Dio e a nessun altro.